Martedì 29 marzo si è svolto, presso la Sala Nugnes di via Verdi, un incontro tra il Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Impegno e le associazioni che si occupano della diffusione, della pratica e della formazione nel campo delle discipline bionaturali; delle pratiche spirituali per il sostegno dell’individuo e della cura dell’ambiente. L’incontro è nato dall’idea che la tutela e il sostegno al ben-essere dei cittadini dovesse essere oggetto di discussione tra la amministrazione e le associazioni che da anni operano in questo campo senza il dovuto riconoscimento istituzionale. A promuovere l’iniziativa sono stati Gino Sansone, coordinatore della Scuola di Yoga Integrale Italia e Carmine Maturo, presidente  di  Neapolis 2000 di Legambiente che hanno scritto una lettera al Presidente Impegno, invitandolo al confronto e al dibattito, ma anche alla definizione di impegni concreti su questioni ormai ineludibili per chi si candida a partecipare all’amministrazione della città.
La risposta è stata immediata e nell’incontro di martedì si è discusso su un programma di 14 punti che abbracciano temi a largo raggio e che hanno stimolato un dibattito fortemente propositivo e rilevato un grande bisogno di partecipazione e una gran voglia di lavorare insieme a progetti comuni alle istituzioni e agli operatori del settore.
Al primo punto che richiedeva il riconoscimento culturale delle filosofie, delle pratiche e degli stili di vita fondati sulla spiritualità individuale, attraverso la destinazione di una sede, il Presidente Impegno ha risposto individuando nel Tempio della Scorziata, situato  al centro della città, un luogo idoneo all’incontro e l'espressione di ogni forma di esercizio spirituale laico.
Il Consiglio Comunale, come ha ricordato Presidente Impegno, ha già approvato lo scioglimento dell’Ipab, che ne era proprietaria. La ristrutturazione era originariamente prevista nel programma PIU Europa (i cui fondi sono stati sbloccati dalla Regione), ma una volta sciolto questo passaggio e acquisita la sede al patrimonio comunale, la ristrutturazione potrà iniziare anche con i fondi del Comune e potrà prevedere a livello di progettazione della riqualificazione, una grande sala  destinata alla meditazione aperta a tutti.
A questo scopo è necessario pensare ad una struttura associativa in grado di gestire l’insieme delle attività, una sorta di comitato di garanti che sia riferimento per l’amministrazione e per le associazioni della qualità delle iniziative svolte.
E’ oggi più che evidente che il campo, spesso troppo fortemente generalizzato, delle pratiche e delle discipline olistiche può essere considerato un bacino molto fecondo di servizi alla comunità e al singolo cittadino, che la politica non può permettersi di ignorare. L’introduzione dello Yoga nelle scuole, per esempio, come ha ricordato Gino Sansone, rappresenta una realtà concreta già sperimentata con straordinari successi spesso solo grazie alla forza di iniziative individuali, ma che sempre più in Europa e nel mondo si avvia a diventare pratica istituzionalizzata. Non è un caso che nello stesso giorno in cui avveniva l’incontro, sul quotidiano la Repubblica, un intera pagina era dedicata a questo tema.  Ma nella scuola si potrebbe fare molto di più. Dario Cacace dell’Associazione “A sud di nessun nord” ha sottolineato ad esempio l’importanza di una educazione sensibile alla tutela della biodiversità non solo attraverso l’insegnamento teorico, ma anche attraverso la formazione di nuove abitudini alimentari garantite dalla presenza di prodotti biologici nelle mense scolastiche.  
Dorotea Carbonara della Federazione Italiana Shiatzu, ha inoltre sottolineato gli straordinari successi ottenuti da esperienze di introduzione della pratica dello Shiatzu tra gruppi di giovani a Scampia. L’intervento non psicologicamente  invasivo delle terapie olistiche, rappresenta una modalità nuova e feconda di interpretare il disagio e di interagire con esso nella scuola, nelle realtà più a rischio di degrado, ma anche nella famiglia, come ha ricordato Isabella Pascilli dell’associazione Vela Bianca. Ma anche in tutt’altro campo, come quello del divertimento, del viaggio, dell’esperienza ludica, come ha sostenuto Giuseppe Gallucci, presidente dell’Aiob, che propone i corsi di formazione per animatore olistico, un settore che apre nuove possibilità di impiego lavorativo, favorendo lo sviluppo di una cultura diversa dello “stare bene”.
Oggetto di discussione è stato anche la destinazione e i lavori di riqualificazione  dell’ex gasometro al Vomero. Si tratta di un’area di due ettari, ultimo scampolo di orto arborato flegreo al Vomero che è stato oggetto di una azione partecipata di cittadini e associazioni a partire dal 1988. Il programma di riqualificazione ha avuto diverse vicissitudini e subito diversi blocchi. Guido Liotti dell’associazione “Lo sguardo che trasforma” ha ricordato l’urgenza di sbloccare una situazione che si protrae da anni e ha chiesto l’impegno dell’amministrazione comunale, proponendo un lavoro svolto in sinergia tra associazioni e istituzioni.
L’incontro si è concluso con la unanime dichiarazione di una volontà a rivedersi per rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare seriamente per fare di Napoli una città in prima linea, luogo di dibattito a livello internazionale e sede di Forum e Fiere in grado di catalizzare tutte le energie positive che vivono e operano instancabilmente, per il ben-essere della città.